Il serbatoio serve a contenere l’accumulo di acqua. Avere in casa un serbatoio è una prassi e una necessità che risale fin dai tempi antichi quando i serbatoi erano necessari per la raccolta dell’acqua potabile, o per l’irrigazione dei campi, per la creazione di prodotti chimici, o la preparazione del cibo.
Legno, ceramica e pietra erano i materiali più usati per costruire le cisterne per l’acqua. La progettazione del serbatoio e la scelta dei materiali sono fattori importanti per ottenere un buon prodotto finale.
Serbatoio acqua: a cosa serve?
Poiché l’acqua può facilmente essere influenzata dall’ambiente esterno e quindi essere contaminata da diversi agenti negativi come alghe, virus, batteri e accumuli di minerali, i materiali con cui dev’essere costruito il serbatoio nonché la sua progettazione devono essere scelti in modo tale da garantire una perfetta conservazione dell’acqua al suo interno. I materiali più usati oggigiorno per la costruzione dei serbatoi sono la plastica e suoi derivati come polietilene e polipropilene, la fibra di vetro, il cemento, la pietra e l’acciaio, ma anche gli stagni di terra possono fungere da utili depositi d’acqua.
Il primo tipo di serbatoio fu realizzato in pietra e da questo primo esempio in poi si è cercato di costruire serbatoi sempre migliori facendo ricorso ad altri materiali, come la ceramica e il legno. I serbatoi, inoltre, risultano molto utili e più frequentemente usati per l’irrigazione dei campi in agricoltura e, inoltre, servono per lo più a raccogliere l’acqua necessaria a compiere pratiche agricole. Oggi i serbatoi si possono installare anche nelle abitazioni private e sono utili nel caso di assenza temporanea dell’acqua dovuta magari a momentanee disfunzioni delle tubature comunali o per problemi di manutenzioni: essendo direttamente collegato al normale impianto domestico, grazie al serbatoio non si riesce ad avvertire la mancanza d’acqua.
Tipi di serbatoi per acqua
Oggi è possibile scegliere tra diversi tipi di serbatoi: alcuni sono atti a resistere al contatto chimico e quindi vengono realizzati in polietilene che permette al serbatoio il contatto con sostanze chimiche. Per esempio, il serbatoio usato in Rajasthan è stato realizzato in acciaio e rivestito in carbonio e può contenere l’acqua del pozzo e l’acqua piovana e ciò significa che può contenere un volume di acqua decisamente notevole.
I serbatoi idrici possono essere costruiti con tanto di torre d’acqua alla sommità del serbatoio che serve per raccogliere l’acqua pompata e per fornirla a un determinato numero di utenti. Si tratta di una tipologia di serbatoio che si è diffuso particolarmente in seguito alla rivoluzione industriale anche grazie alla semplicità del funzionamento. La pompa presente alla base del serbatoio pompa l’acqua fino alla sommità e da qui arriva all’utenza attraverso una certa pressione.
La funzione di tale serbatoio è quella di accumulare acqua per assicurarla a una pressione costante durante la giornata. I serbatoi a cupola verticali possono contenere milioni di litri d’acqua e per questo sono usati durante il trasporto anche perché la loro forma riesce ad aiutare il mezzo di trasporto a non perdere l’equilibrio. Il serbatoi idropneumatico invece è un tipo di serbatoio pressurizzato orizzontale ed è capace di generare una notevole quantità di acqua che viene raccolta poi nel sistema di distribuzione dell’acqua.